2008-08-30

Festivaletteratura 2008

Festival della Letteratura di Mantova

A Mantova dal 3 al 7 settembre 2008

Dal Programma sul sito:

Incontri su Arte e Design:

GIOVEDI 4 SETTEMBRE
Ore 18.00 Palazzo della Ragione
Marion Bataille con Matteo Corradini
L’ABC DEL POP-UP
Evento 43 - ore 18:00 - Palazzo della Ragione
Marion Bataille, Matteo Corradini
L’ABC DEL POP-UP
Euro 4.00
Non è necessario realizzare un castello per sfruttare tutto il potenziale meraviglioso della tecnica pop-up. Bastano le lettere dell’alfabeto. L’artista francese Marion Bataille ha creato uno spettacolare abbecedario, dove le lettere si trasformano di volta in volta in architetture auto-costruenti. Il pop-up è così puro divertimento e nel contempo strumento per guardare le lettere con occhi nuovi. Delle possibili invenzioni pop-up nel campo della grafica artistica, l’autrice di ABC3D parla con Matteo Corradini.

DOMENICA 7 SETTEMBRE
Ore 11.30 Teatro Bibiena
Gillo Dorfles con Beppe Finessi
Evento 195 - ore 11:30 - Teatro Bibiena
Gillo Dorfels, Beppe Finessi
GILLO DORFLES CON BEPPE FINESSI
Euro 4.00
“La civiltà della comunicazione totale conduce a una totale incapacità di distinguere segnali e contenuti o di regolarsi nella loro selezione. La scelta - a tutti gli effetti la “critica” - diventa operazione sommamente difficile.” Se la saturazione di messaggi rischia di annebbiare la capacità critica, è proprio una voce come quella di Gillo Dorfles che può aiutarci a rimettere a fuoco i nostri strumenti di lettura. Critico d’arte e artista in proprio, Dorfles rappresenta una delle personalità più colte e sofisticate del Novecento, sempre attento agli sviluppi delle estetiche contemporanee, senza tralasciare alcun settore del vivere sociale. Lo incontra l’architetto Beppe Finessi.

DOMENICA 7 SETTEMBRE
Ore 14.15 Palazzo della Ragione
Massimo Pitis con Matteo Bologna
GLI OCCHI DI MAIGRET

Venerdì 5 Settembre 2008 - Pomeriggio:
Evento 74 - ore 14:30 - Chiesa di Santa Paola
Francesco Erbani, Luca Molinari, Marco Navarra
REPAIRINGCITIES
Euro 4.00
Gli interventi urbanistici alterano in modo significativo e a volte violento il profilo di un territorio. Marco Navarra, vincitore della medaglia d’oro d’architettura della Triennale di Milano per l’opera prima, tenta di ispirarsi a una diversa filosofia di intervento: i suoi nuovi spazi urbani nascono da infrastrutture leggere ricavate da una rigenerazione di opere preesistenti che, seppure abbandonate, hanno trovato diverse forme e ragioni di permanenza e di identità. Su questa ricerca di “repairingcities” Navarra si confronta con il giornalista Francesco Erbani e l’architetto Luca Molinari.

Sabato 6 Settembre 2008 - Pomeriggio:
Evento 139 - ore 14:30 - Chiesa di Santa Paola
Patrick Blanc, Michela Pasquali
I GIARDINI VERTICALI
Euro 4.00
“Perché mai accontentarsi di far crescere le piante nella terra e in orizzontale? La natura non è così monotona.” Partendo dai suoi studi nelle foreste tropicali, il botanico francese Patrick Blanc ha deciso di provare a trasformare i muri anonimi dei palazzi di città in rigogliose aree verdi. Oggi i suoi giardini verticali crescono in tutto il mondo e stanno rivoluzionando il modo di concepire il rapporto tra città e natura. Lo incontra Michela Pasquali, paesaggista e progettista di giardini.

Evento 153 - ore 17:00 - Chiesa di Santa Paola
Beppe Finessi, Patricia Urquiola
PATRICIA URQUIOLA CON BEPPE FINESSI
Euro 4.00
Patricia Urquiola è una designer che trasmette energia, tanto che si è guadagnata l’appellativo di Uragano Urquiola. Vuole che ogni suo oggetto susciti nelle persone una curiosità attiva: “ho necessità che la gente si avvicini, senta la necessità di sfiorarlo”. Asturiana di nascita ma italianissima di formazione - i suoi maestri sono Bruno Munari, Vico Magisretti, Achille Castiglioni -, la Urquiola è una delle poche donne che è riuscita ad affermarsi nel mondo del design. La incontra l’architetto Beppe Finessi.

Domenica 7 Settembre 2008 - Pomeriggio:

Evento 199 - ore 14:15 - Palazzo della Ragione
Matteo Bologna, Massimo Pitis
GLI OCCHI DI MAIGRET
Euro 4.00
Come il commissario Maigret, il designer abitua i propri sensi - a cominciare da quello della vista - ad obbedire agli stimoli esterni in modo non convenzionale. In un confronto tra due designer della comunicazione visiva si apre il confronto sui temi dell’indagine, dell’individuazione del senso e della chiave interpretativa e dell’inevitabile epilogo a sorpresa.


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